LA MILIZIA FORESTALE
NELL’ ANNO XI 1933
FVNZIONI E DIRETTIVE DELL’AZIONE
L a M. N . F. ha durante l'anno XI disimpegnato le seguenti funzioni:
1) difesa del patrimonio boschivo nazionale secondo le vigenti disposizioni;
2) razionale amministrazione del patrimonio boschivo dello Stato pel conseguimento delle finalità del
l'ente «Azienda di Stato per le foreste demaniali>>;
3) tutela economica dei cospicui beni silvo-pastorali dei Comuni e degli altri enti morali;
4) sistemazione idraulico-forestale-agraria dei bacini montani dei corsi d'acqua determinanti
pubblico danno; rimboschimenti aventi un fine idrogeologico ed altre opere montane comprese
nei piani dei lavori per la bonifica integrale;
5) miglioramento dei pascoli montani, anche ai fini dell'agricoltura;
6) determinazione dei boschi e degli altri terreni da conservarsi soggetti, o da assoggettarsi, alle limitazioni di godimento imposte a tutela del pubblico interesse;
7) progressivo miglioramento ed espansione della selvicoltura, anche sotto forma di propaganda e di assistenza degli interessati;
8) servizio della mobilitazione forestale;
9) sorveglianza sulla caccia;
10) vigilanza sulla pesca;
11) custodia dei Regi tratturi e delle trazzere;
12) concorso nei servizi di pubblica sicurezza e di polizia militare.
Funzioni, quindi, prevalentemente tecniche; ma anche di polizia, contabili, amministrative e militari per una parte tutt'altro che trascurabile.
Nell'insieme, un mandato alto, complesso, difficile, gravoso, che la M. N. F. ha assunto ed assolve con sempre rinnovato, consapevole fervore.
Ancorchè i suoi compiti fondamentali non abbiano subìto nello scorso anno ulteriori ampliamenti,un altro passo in avanti, e non breve, è stato compiuto nell'anno XI, come mole di lavoro. Ne sono espressione le notizie e le cifre che sono riportate nella presente relazione annuale, intesa a prospettare l'opera compiuta esaminando le principali forme di attività della M. N. F.
Ma si tratta, nei vari capitoli, guas1 interamente di elementi di carattere quantitativo, mentre è necessaria una premessa la quale ponga in luce come anche quelli d'ordine qualitativo si siano nello stesso tempo ulteriormente affinati e perfezionati, rendendo la Milizia sempre più preparata al migliore assolvimento dei suoi svariati compiti.
Il miglioramento qualitativo dell'azione va ricercato nel campo della preparazione del personale, dell'ordinamento della Milizia, delle direttive agli organi esecutivi, e del perfezionamento dell'organizzazione di tutti i servizi centrali e periferici.
La preparazione del personale ha formato oggetto di particolari cure del Comando centrale, anche nell'anno Xl non solo di fronte all'importanza e complessità delle funzioni della M. N. F., ma altresì in dipendenza della necessità di assolverle con una forza così limitata da dover chiedere permanentemente ad essa il massimo rendimento.
Gli speciali requisiti che devono possedere gli appartenenti alla Milizia Forestale ha imposto i più rigorosi criteri selettivi, sia nel reclutamento che negli avanzamenti, improntati, questi ultimi, anche al concetto del graduale ringiovanimento dei quadri.
La prima selezione all'atto dell'arruolamento è stata facilitata dal grande numero di concorrenti, verificatosi anche nell'anno Xl.
La seconda selezione ha luogo nelle Scuole, le quali durante il decorso anno hanno tutte e tre funzionato regolarmente.
La Scuola Allievi Ufficiali di Firenze - istituita nel I 9 3 2 sotto la denominazione di « Scuola di Applicazione Militare della Milizia Forestale » e che comprende anche la Sezione staccata di Vallombrosa per l'istruzione e preparazione degli Allievi Sottufficiali - ha potuto funzionare in pieno, nel senso che nel 1933 essa ha avuto gli allievi del 1° e 2° corso.
Nella Scuola Allievi Sottufficiali di Vallombrosa si è svolto l'annuale corso, della durata di 4 mesi, corrispondente al 5° dall'inizio del suo funzionamento - con ottimi risultati tanto nell'insegnamento tecnico
(teorico-pratico) quanto in quello militare. Al corso dell'anno XI erano stati ammessi - selezionati con esami, e previe parere favorevole, fra i militi con almeno 6 anni di servizio e dichiarati ottimi per almeno 3 anni consecutivi - 3 7 allievi, in relazione al fabbisogno degli organici della M. N .F.
Anche la Scuola Allievi Militi di Cittaducale, che s'intitola al venerato nome di Arnaldo Mussolini, ha avuto il suo VII° corso d'istruzione, frequentato da 300 allievi. L 'ottima organizzazione raggiunta, affinata sui dettami dell'esperienza, assicura annualmente risultati sempre più brillanti sotto tutti gli aspetti. Attraverso tre periodi d'istruzione di due mesi ciascuno, il primo esclusivamente tecnico. il secondo teorico ... pratico, il terzo eminentemente applicativo, il futuro Milite risulta forgiato egregiamente.
Si può ormai affermare che nelle Scuole di ogni grado della M. N. F., nella forma e misura corrispondenti alle funzioni cui gli allievi sono chiamati, la preparazione morale e tecnica, come quella militare, fisica e politica, hanno ormai conseguito il possibile grado di perfezione. Ed il sentimento del dovere, nel senso più lato, domina su tutto e su tutti.
Ma non minori cure di quelle impiegate n elle Scuole sono quotidianamente poste, dal Comando centrale e dai Comandi dipendenti, per migliorare sempre più il personale in servizio.
L'esempio del superiore, l'istruzione ave se ne presenti il bisogno, il consiglio tempestivo, l'assistenza
amorevole sono mezzi efficaci di tutti i giorni, nei frequenti contatti, per conservare e rinsaldare la disciplina da un lato e per sviluppare e rafforzare dall'altro il grande affiatamento esistente fra gli appartenenti alla Milizia Forestale.
Anche la preparazione collettiva del personale è stata curata, come addestramento militare, il quale nello scorso anno è stato compiuto pure con formazioni (Coorti speciali) maggiori di quelle degli anni precedenti.
Nel campo dell'ordinamento della M. N .F. va detto che lo sviluppo assunto dai servizi in generale, e per determinati territori in particolare, ha consigliato l'istituzione di un nuovo Comando di Legione (con sede a Bologna) e la creazione di una seconda Coorte autonoma (quella della Sicilia).
Alla fine del 1933 l'ordinamento della Milizia Forestale è risultato quindi su 9 Legioni, 39 Coorti (di cui 2 autonome) e 3 7 Centurie, le cui circoscrizioni e sedi rispettive sono indicate nella cartina riportata alla pagina seguente.
Le necessità dei servizi, poste di fronte alle limitazioni della forza disponibile, hanno poi indotto il Comando della M. N. F. ad un riesame generale delle circoscrizioni dei Comandi minori - Distaccamenti e Stazioni - provvedendo in tale modo a conciliare le due opposte esigenze.
Nei riguardi tecnici ed amministrativi la funzione di alta vigilanza e di coordinamento del Comando centrale si è estrinsecata durante l'anno con molte disposizioni, che non potrebbero però essere qui ricordate neppure coll'elencazione degli oggetti cui si riferiscono. Basterà tuttavia dire che le direttive dominanti sono state quelle della visione e considerazione sempre più lata dei problemi, e della utilizzazione massima di tutti i mezzi di azione. A questi criteri va associata,naturalmente, la conservazione del concetto sempre seguito della più oculata erogazione dei fondi e del costante aggiornamento delle relative contabilità.
E' solo attraverso un minuto e paziente lavoro di affinamento progressivo che la Milizia Forestale ha potuto svolgere nell'anno XI, con forze numericamente inadeguate al proprio mandato, il complesso lavoro illustrato nella presente relazione.
Quale sia la fede del personale, nell'assolvimento delle proprie funzioni, fra difficoltà, disagi e pericoli tutt'altro che lievi, lo dicono le ricompense concesse durante l'anno Xl:
1) al Valor Militare:
Medaglia d'argento alla C. N. Ramazzotti Quilinto, proditoriamente ucciso in servizio da contravventori (Ravenna):
Medaglia di bronzo al V . Brigadiere Peccianti Primo, gravemente ferito da cacciatori di frodo nell'adempimento del proprio dovere (Grosseto).
2) al Valor Civile:
Medaglia al V . C. ad altre due CC. NN. Forestali;
Ricompense al V . M., proposte durante l'anno, N. 6.
Il Comando Generale della M. V .S. N. ha tributato nell'anno a CC. NN. Forestali un encomio e quattro citazioni all'ordine del giorno. Altre 26 CC. NN. sono state encomiate dal Comando della Milizia Forestale.
La Federazione Fascista Cacciatori Italiani ha premiato con 3 medaglie d'oro, 4 d'argento
e 44 di bronzo il personale della M. N .F. maggiormente distintosi nel servizio di sorveglianza sulla caccia.
Attestazioni, non minori, dell'alto séntimento del dovere sono pure le seguenti cifre significative che la Milizia Forestale ha registrato nello scorso anno:
Morti per causa di servizio CC. NN. n. I
Morti per infermità contratta in servizio 5
Feriti in conflitto 4
Per ferite e malattie contratte in servizio . . Ufficiali IO
Sottuffìciali 8
. Scelte 2
CC. NN. 32
I grandi bisogni della montagna nei riguardi della stabilità del suolo e del regime dei corsi d'acqua, i vasti piani dei lavori in corso per il con-seguimento della bonifica integrale, lo stesso spirito costruttivo fascista vivificatore delle provvidenze del Governo in favore della montagna, hanno portato ad una sempre crescente attività della Milizia Forestale
nelle opere di restaurazione montana. Queste riflettono ormai in misura prevalente la sistemazione idraulico.-forestale.-agraria dei bacini montani dei corsi d'acqua a regime disordinato, ma riguardano altresì:
i lavori di rimboschimento che la M. N. F. esegue quale organo tecnico dei Consorzi governativo-provinciali all'uopo istituiti;le migliorie fondiarie di varia natura de i beni terrieri dei Comuni e degli altri enti sui quali la Milizia ha la tutela economica;
i lavori di rimboschimento derivanti dalla gestione dell'Azienda di Stato per le foreste demaniali, pure affidata alla M .N .F.;
le opere montane eseguite per riparazione di danni di guerra in talune provincie di confine;
ed altre ancora finanziate dai Ministeri dei LL. PP., delle Comunicazioni, della Guerra, ecc.
Il complesso dei lavori eseguiti nel decorso esercizio dalla M. N .F. - tutti compiuti in economia, su progetti da essa compilati - segna un ulteriore incremento, sia per portata finanziaria e conseguente entità di lavori, sia per una più accentuata importanza di talune categorie di opere che in passato erano del tutto accessorie; ed anche il risultato degli impianti boschivi, come la stessa distribuzione territoriale dei rimboschimenti, presentano un miglioramento.
La somma complessiva erogata ammonta di L. 37.836.170, cifra che supera del 32 % quella corrispondente del precedente esercizio.
LAVORI COLTURALI.
La superficie rimboschimenti nell'anno è salita ad ettari 10. 732; cifra mal raggiunta in passato, più vasta di quella del1' anno precedente in ragione del I 6 %, e superiore di ben il 57 % alla media dell'ultimo quinquennio.
Siamo giunti cioè a quasi I 2 volte la media del cinquantennio che ha preceduto la Marcia di Roma, o, più precisamente, del periodo che va dal 1867 (nel quale ha avuto inizio l'azione diretta dello Stato in materia di rimboschimento al 1922
Non basta. Aggiungendo alla superficie rimboschita nell'anno XI quella del decennio precedente, si perviene ad una cifra che dimostra come durante i primi 11 anni del Regime si sia rimboschito - per oltre 4/5 attraverso la Milizia Forestale - più che in tutto il cinquantennio predetto.
I rimboschimenti dell’ anno XI si presentano, poi, distribuiti nelle varie regioni in modo sempre più rispondente alle condizioni idrogeologiche di esse, malgrado, essendo prevalentemente legati ai lavori occorrenti nei comprensori di bonifica, la loro distribuzione non sia agevolmente regolabile.
Inoltre sono stati eseguiti nell'anno XI i risarcimenti delle fallanze verifica tesi negli impianti degli anni precedenti, nonchè costituzioni di boschi molto deteriorati, per la complessiva superficie di ettari 6.408, sensibilmente inferiori a quella dell'anno X in dipendenza dei migliori risultati ottenuti nei rimboschimenti degli ultimi anni, non essendo stati trascurati
affatto i lavori di ricostituzione boschiva, tanto raccomandabili per aumentare, e con spesa relativamente modesta, sia la superficie boschiva che la produzione legnosa.
Rimboschimenti e ricostituzioni boschive non rappresentano però neppure tutti i lavori di carattere colturale, appartenendo a 9.uesta categoria anche gli inerbimenti e le semine di essenze arbustive per un primo rivestiment6 vegetale di taluni terreni brulli.
LAVORI MURARI.
Di rilevante entità sono i lavori murari eseguiti nell'anno. In fortissima prevalenza essi riguardano le opere di consolidamento occorse per la sistemazione idraulico--forestale--agraria dei bacini montani.
Considerando anche i lavori di tutte le altre categorie, e quindi anche quelli pel miglioramento dei pascoli montani - del
quale tratta più innanzi apposito capitolo della presente relazione -- i lavori murari risultano eseguiti per un volume com-plessivo di mc. 325.487
LAVORI STRADALI.
Considerevoli sono pure i lavori stradali compiuti, sia come costruzione che come miglioramento. Prevalgono, naturalmente, i sentieri e le mulattiere; ma anche le strade di maggior sezione sono largamente rappresentate, corrispondendo esse al 3 2% della totale lunghezza delle strade e dei sentieri, costruiti o migliorati. Trattasi in gran parte di strade che possono denominarsi forestali; in via secondaria, dove la situazione lo richiedeva, anche di strade ordinarie pel transito comune. Complessivamente la lunghezza delle strade di tutti i tipi, delle quali la costruzione è stata ultimata nell'esercizio od è rimasta in corso alla fine di esso, ammonta a km. 528, e la lunghezza dei tratti migliorati a km. 295; in totale km. 82 3• dovuti pel 65 % ai lavori di sistemazione dei bacini montani e d1 rimboschimento. pel 1 9 % al miglioramento della proprietà terriera dei Comuni ed altri enti, pel I 4 % alla gestione delle foreste demaniali - della
quale si occupa altro capitolo della relazione - ed il 2 % ai lavori di miglioramento dei pascoli montani. Le strade
vere e proprie hanno avuto uno sviluppo prevalentemente nel Sud; i sentieri e le mulattiere più nel Nord e nel Centro,
in relazione ai rispettivi bisogni.
Strade costruite e migliorate nell'esercizio 1932 -1933 Kilometri 823
COSTRUZIONI EDILIZIE.
Ancorchè la viabilità abbia avuto, come si è visto, una parte importante nell'at-tività della M. N .F. durante l'esercizio finanziario I g:p.-:n, non è ultima neppure quella riguardante i lavori relativi alle costruzioni edilizie eseguite sotto la sua direzione.
Dette costruzioni sono di tipo molto vario, con prevalenza di quelle di carattere pastorale. Sommano a 4 I 6 le costruzioni
che sono state ultimate, a 95 quelle rimaste in corso di lavoro alla fine dell'esercizio ed a 62 le migliorate con riparazioni straordinarie. Si ha quindi un totale di ben 573 costruzioni, in cui figurano principalmente, in ordine d1 importanza numerica, le stalle, i rifugi, le concimaie, i fienili, i locali per caseificio e le casermette; ma vi restano comprese anche le abitazioni per pastori, fontane e cisterne, tettoie, porticati, abbeveratoi, silos, case di guardia, segherie -e magazzini.

DISTRIBUZIONE DEI LAVORI E MANO D' OPERA.
Tutto questo complesso di lavori ha interessato la quasi totalità delle provincie ed un grandissimo numero di località.
I soli lavori di sistemazione dei bacini montani e di rimboschimento riguardano 83 provincie II ~ 2 bacini o zone di lavoro
(120 in più dell' esercizio precedente).
E poichè nei lavori che la M. N. F. direttamente progetta ed esegue oltre 4 /5 della relativa spesa riguardano mano d'opera, rilevante è la somma di lavoro manuale che la Milizia assorbe, e notevole quindi il suo contributo a sollievo della disoccupazione. Infatti oltre 2.400.000 giornate lavorative sono state liquidate dalla M. N. F. colle somme da essa direttamente erogate nella sua multiforme attività durante l'anno I 933. In tutti i mesi del secondo semestre il numero giornate è stato superiore a 2oo.ooo. Tenuto conto che si tratta di lavori all'aperto ed in grandissima parte in montagna, la loro esecuzione ha occupato, durante il decorso anno una media giornaliera di circa 10.000 operai.
SISTEMAZIONE DEI BACINI MONTANI E RIMBOSCHIMENTI.
Riprendendo a considerare, fra le opere di restaurazione montana eseguite nel decorso esercizio finanziario, i lavori di
sistemazione idraulico.-forestale.-agraria dei bacini montani e di rimboschimento in genere nei quali. com'è stato detto, è stata erogata la somma di L. 37·836.170 e si sono rimboschiti 10732 ettari è opportuno esaminare, anche per un confronto con il passato, fra quali gruppi di lavori la somma spesa e la superficie rimboschita vanno ripartite.
A) Sistemazione idraulico-forestale dei bacini montani, a carico del
Ministero dell'Agricoltura e Foreste L. 28.661,869 ha. 6100
B) Consorzi governativo - provinciali di rimboschimento . , L. 4695.608 ha. 2458
C) Foreste demaniali . ,. L 722.733 ha. 619
D) Altri lavori :
a) a carico di altri Ministeri (compresi i lavori per riparazioni
di danni di guerra) L. 1140377 ha. 454
"
b) nei beni terrieri dei Comuni e degli altri enti morali L. 2615583 ha. 1101
Non è forse superfluo avvertire che non si potrebbe porre la superficie rimboschita per i singoli gruppi di lavori in rapporto colla corrispondente spesa come sopra indicata, data la differente misura colla quale in ciascun gruppo i lavori di carattere idraulico, stradale, ecc ..senza dire che gli stessi lavori di carattere colturale non si esauriscono nei rimboschimenti, come stato più sopra accennato, e che la diversità degli scopi e delle condizioni dei terreni negli impianti boschivi occorrenti nei differenti gruppi di lavori implica modalità tecniche, e perciò costi unitari diversi.
E' per queste stesse ragioni che alle variazioni di spesa, verificatesi nell'ultimo esercizio rispetto a quello precedente per gruppo di lavori, non corrisponde analoga variazione nella superficie rimboschita.
Circa quest'ultima va rilevato il crescente accentuarsi negli ultimi anni della quota parte del totale avuta alle sistemazioni dei bacini montani, il valore relativo pressochè invariato della quota riguardante i Consorzi di rimboschimento, e l'importanza proporzionalmente diminuita degli altri gruppi di lavori. Ecco infatti la ripartizione percentuale della totale superficie rimboschita fra i suindicati quattro gruppi (A, B, C, D) per ciascuno degli ultimi esercizi finanziari:
1929-30 1930-31 1931-32 1932-33
A) Sistemazione bacini montani 39 48 49 57
B) Consorzi di rimboschimento 21 23 23 23
C) Foreste demaniali 11 7 7 6
D) Altri lavori 29 22 21 14
Si tratta, come è stato detto, di cifre proporzionali.
L'aumento complessivo della superficie rimboschita nell'esercizio finanziario 1932--33 su quella dell' esercizio
precedente ( I478 ettari) è stato notevo1e per talune regioni; principalmente, in senso assoluto per la Lombardia ed in senso relativo per la Lucania.
Qualche regione ha segnato anche una diminuzione; piuttosto accentuata solo nel Veneto.
La superficie rimboschita nell'ultimo esercizio risulta superiore ai 200 ettari nelle provincie di Torino. Vercelli, Brescia, Sondrio, Trento, Vicenza, Treviso, Udine, Gorizia, Trieste, Piacenza, Bologna, Forlì. Firenze, Arezzo, Perugia, Napoli, Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria.
La situazione di queste provincie deriva però solo per talune - Sondrio, Treviso, Bologna, Piacenza, Perugia e Napoli –
dai rimboschimenti eseguiti in dipendenza della sistemazione dei bacini montani. Tuttavia a quest'ultima si devono superfici superiori a 100 ettari anche nelle provincie di Torino, Brescia, Udine, Gorizia, Parma, Forlì, Firenze, Arezzo, Pistoia, Bari, Potenza, Cosenza. Catanzaro, Reggio Calabria, Cagliari e Sassari.
Coi lavori dei Consorzi governativo - provinciali di rimboschimento si sono superati i 100 ettari nelle provincie di Vercelli, Trieste, Teramo e Pescara, e col gruppo « Altri -lavori » (D) in quelle di Vicenza, Udine, Salerno e Reggio Calabria.
Se le superfici rimboschite, esaminate più sopra limitatamente agli ultimi esercizi finanziari, si considerano nel passato meno prossimo, risalendo non solo alla data dell'istituzione della Milizia Forestale, ma all'avvento del Fascismo , e si confronta l'opera complessiva degli ultimi 11 anni con tutto il periodo pre - fascista, appaiono in tutta la loro superiorità, tenuto coi11to della durata dei due periodi, le cure del Regime per il problema idrogeologico e la restaurazione montana
in genere, ed altresì la parte che ha avuto la M. N. F. nell’attuazione delle provvidenze relative.
S U P E R F I C I R I MB O S C H I T E (ettari)
Fino alla Marcia su Roma corpo reale milizia forestale
Sistemazione dei bacini montani 1.675 3690 22585
Consorzi di rimboschimento 26. 123 3074 11746
Foreste demaniali 8.219 1462 4646
Altri lavori .. 14.903 2293 8990
Totali 50.920 10519 4796
Come vedesi, l' estensione dei nuovi boschi, sorti per azione diretta dello Stato dall' unificazione del Regno alla Marcia su Roma è stata superata - e nella misura del I 5% - da quella dovuta al Governo fascista, la quale a sua volta rappresenta per 1'82% attività della M. N. F.
PIANTINE E SEMI.
Al notevole incremento dei lavori di rimboschimento fa riscontro un maggior impiego di piantine e ditiemi, a.ncorchè l'aumento non debba considerarsi proporzionale, in quanto il quantitativo delle prime e dei secondi occorrente per unità
di superficie può variare entro limiti molto lontani col mutare delle specie legnose e dei sistemi d'impianto.
Al fabbisogno di piantine la Milizia ha provveduto, come in passato, colla produzione diretta nei vivai da essa gestiti - in parte stabili ed in parte temporanei - disseminati in tutte le regioni in misura corrispondente ai bisogni.
Dai vivai stabili - la cui estensione è stata aumentata durante l'esercizio I932- 33 portandola da ettari 2I8 a 232 e nella cui gestione è stata, malgrado ciò, realizzata un'economia di ben 95.386 lire rispetto all'esercizio precedente - vengono tratte anche le piantine occorrenti per soddisfare le domande di concessione che affluiscono ai Comandi provinciali della
M. N .F. da parte di privati ed enti rimboscatori, rappresentanti nell'insieme quell'attività di terzi che va stimolata e secondata in tutti i modi, non dovendo l'azione diretta dello Stato risolvere da sola il problema dei rimboschimenti.
ma sostituirsi a quella dei singoli od integrarla solo se, e fin dove, è necessario. A completare i q~·a~titativi di piantine che la Milizia impiega direttamente nei propri lavori sopperiscono i molti vivai temporanei situati entro, od in prossimità, delle zone da rimboschire. Parecchi vivai, della complessiva estensione di una trentina d'ettari, si trovano nelle foreste demaniali per i bisogni locali. -
_ Anche per i semi occorrenti è pure continuata sia la raccolta diretta, sia la lavorazione negli essiccatoi della Milizia, per tutte le specie legnose ed i quantitativi pei quali le esigenze tecniche o la convenienza economica sconsigliavano di ricorrere al commercio.
Ora il numero delle piantine ed il quantitativo dei semi che sono stati collocati a dimora durante il decorso esercizio, direttamente dalla M. N. F. nei lavori da essa eseguiti, o distribuiti per suo mezzo a concessionari, ammonta a cifre non solo più alte delle corrispondenti per esercizio precedente. ma finora mai raggiunte.
Ben sessanta milioni di piantine e mezzo milione di chilogrammi di semi sono stati affidati al suolo nell'ultimo esercizio finanziario. Nei riguardi delle piantine e dei semi direttamente impiegati dalla Milizia risulta che per le prime il loro numero supera di quasi 9 milioni quello dell'esercizio precedente e che per i secondi il quantitativo è quasi raddoppiato. In quanto poi al materiale distribuito a terzi è bensì notevolmente diminuito il peso dei semi (che non è però mai stato rileva aumentato di circa r milione il numero delle piantine, più espressivo del peso dei semi .
In ordine alla produzione delle piantine non va dimenticata la questione della bontà del materiale prodotto, direttamente collegato,, come altre. circostanze, al successo degli impianti.
Ed a questo riguardo va ricordata la qualità sempre migliore della produzione, conseguenza anche della particolare preparazione del personale addetto ai vivai che è stata perfezionata mediante gli speciali corsi di istruzione tenuti nel
precedente anno e frequentati da numerose CC . N.N. forestali e da molti capi -operai opportunamente scelti.
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ PREDISPOSTO.
In materia di opere di restaurazione montana la Milizia, come in passato, ha approntato nuovi progetti per l'attività futura.
Poichè per quelli riguardanti il miglioramento dei beni terrieri dei Comuni ed altri enti viene detto nel capitolo destinato alla tutela economica di tali beni, si limita qui la considerazione dei progetti a quelli di maggiore portata finanziaria e di più alto interesse generale, riflettenti cioè la sistemazione dei bacini montani ed i Consorzi di rimboschimento sopra citati.
V a detto che la progettazione relativa alle sistemazioni dei bacini montani è stata, nell'anno XI non solo improntata alla visione delle condizioni e delle esigenze dell'intero bacino idrografico in rapporto coi mezzi di difesa, ma anche il risultato di uno studio sempre più accurato di valorizzazione dei terreni, considerando nella loro interdipendenza tutti i problemi colleganti al concetto economico.
I relativi progetti compilati .ed approvati durante il decorso esercizio ammontano a ben 177 con una spesa prevista di L. 168.745·80 ) colla quale saranno compiuti, fra l'altro, rimoschimenti per ettari 32.654 e ricostituzioni boschive per
altri 23.056.
T ali superfici vanno perciò considerate come opere fondiarie estensive preordinate alla difesa del suolo ed alla regolazione del deflusso idrico, nello stesso modo che i progetti contemplano, insieme colla conservazione dell'attuale destinazione a coltura agraria dei terreni a essa confacenti, la razionale sistemazione agraria di quelli sodivi suscettibili di forme di
utilizzazione più attive ed il disciplinamento delle colture in atto.
Anche nei riguardi dei Consorzi governativo- provinciali di rimboschimento, nuovi progetti sono stati approntati dalla Milizia. Quelli compilati ed approvati nello scorso esercizio sono 17, dell'ammontare complessivo di L. 4.786,1 49 e prevedono rimboschimenti per ettari 2.679 e 1a ricostituzioni boschive per ettari 223.
Il numero dei Consorzi in parola è rimasto di 67 cui era pervenuto nel precedente esercizio ed il contributo dello Stato al loro funzionamento s1 è. conservato press'a poco uguale a quello del 1931-32, essendo stato di L. 1.912.485.
Va però posto in rilievo il crescente ammontare dei contributi straordinari di enti e di privati, intesi ad incrementare l’attività dei Consorzi di rimboschimento. Tali contributi, nell’esercizio 1931-32 non avevano superato le L. 50.000 si sono, nell’ultimo esercizio, triplicati.
Complessivamente la progettazione in esame si riassume, per le sistemazioni idraulico.-forestale.-agraria dei bacini montani e per i Consorzi governativo.-provinciali di rimboschimento, in L. I73.531.952 ed Ettari 35.333
OPERE MONTANE IN CONCESSIONE, SORVEGLIATE DALLA M. N. F.
Ad integrazione di quanto è stato fin qui detto nei riguardi delle opere di restaurazione montana direttamente eseguite dalla Milizia, e più particolarmente di quella parte di esse – la principale - che rientra nei piani di lavori per il conseguimento della bonifica integrale, può essere aggiunto che alla M. N .F. sono affidate tutte le opere montane direttamente eseguite dallo Stato e la quasi totalità di quelle date in concessione. Anche per la quota residuale di queste ultime la Milizia
svolge però azione di oculata sorveglianza; ma non trattandosi di esecuzione diretta solo qui ne viene fatto cenno.
La loro importanza è limitata. Tuttavia vengono .ricordate, sia per il loro carattere sia perchè implicano comunque una qualche attività della Milizia. Riguardano 6 provincie per una spesa complessiva di L. 2.157.570, prevalentemente erogate in lavori di consolidamento e per il resto nei seguenti lavori colturali: rimboschimenti per ettari 369, risarcimenti per ha. 6o e ricostituzioni boschive, per ha. 15· . Queste cifre segnano comunque un aumento sensibile su quelle corrispondenti
all’ esercizio precedente, nel quale la spesa ammontava a L. 271.518, ed lavori colturali riguardavano il rimboschimento di ettari 72.
L’AZIONE PREVENTIVA SVOLTA PER LA DIFESA DELLA MOMTAGNA
La difesa del suolo montano, che in gran parte si identifica colla tutela del bosco, si estrinseca, come attività della Milizia Forestale, in svariate forme che possono riassumersi:
1) nell'assicurare la piena osservanza delle vigenti limitazioni di godimento sui boschi e su taluni altri terreni, imposte nel pubblico interesse;
2) nel determinare le zone da assoggettarsi a tali limitazioni secondo la nuova legislazione in materia di boschi e di terreni montani;
3) nel perfezionare sempre più le disposizioni regolamentari di godimento e la loro applicazione;
4) nell'incoraggiamento alla selvicoltura e nell'assistenza morale e tecnica a tutti gli interessati, contribuendo alla formazione di una coscienza forestale nelle popolazioni della montagna;
5) nel provvedere alla formazione di un catasto forestale, al funzionamento di un servizio di statistica delle superfici e produzioni boschive ed al servizio della mobilitazione forestale.
Necessita esaminare, sia pure brevemente, ma singolarmente, queste diverse attività, dopo aver chiarito che per « vincolo forestale » su boschi od altri terreni va inteso quel complesso d1 limitazioni al libero esercizio del diritto di proprietà ritenute necessarie ad impedire che abbiano a verificarsi, con danno pubblico, denudazioni, perdita di stabilità o turbamento nel regime delle acque, ed aver aggiunto che anche i boschi non vincolati sono sottoposti a talune limitazioni di
godimento, più blande di quelle per i boschi vincolati, essendovi solo vietato di comprometterne gravemente la conservazione e di trasformarli in altre qualità di coltura senza preventiva autorizzazione.
1) REGOLAMENTI FORESTALI PROVINCIALI.
Ha formato oggetto di particolari cure durante l'anno XI il perfezionamento dei nuovi regolamenti forestali emanati negli ultimi anni in tutto il Regno e contenenti le norme tecniche di godimento dei boschi e degli altri terreni soggetti al vincolo forestale, onde renderle sempre più rispondenti alle peculiari condizioni ambientali, data l'eccezionale importanza che i regolamenti locali hanno per la conservazione ed il graduale miglioramento dei boschi nei riguardi sia idrogeologici che economici, nonchè per la razionale utilizzazione degli altri terreni sottoposti a limitazioni di godimento.
Non va dimenticato a questo riguardo come siano ancora numerosi tanto i boschi ridotti m cattivo stato quanto i terreni soggetti a progressivo degradamento.
2) TUTELA DEI CASTAGNETI.
Si è anche avuto modo di constatare, durante l'anno, la reale bontà e la regolare applicazione dei provvedimenti relativi
alla tutela dei castagneti ed al controllo delle fabbriche di estratti tannici ricavati dal legno di castagno
(R.D.L. I 8 giugno I 93 I N. 973).
Le richieste delle fabbriche sono risultate nel complesso notevolmente inferiori a quelle dell' anno precedente anche in dipendenza della sovra produzione di estratti degli anni scorsi, mentre un po' superiori sono state le richieste di legname
di castagno destinato ad altri usi.
I Comandi periferici della M .N. F. hanno stabilito con oculatezza la massa legnosa assegnabile all'industria predetta nelle singole zone di approvvigionamento e le norme disciplinanti i tagli boschivi, ed hanno curata la sorveglianza di questi assicurando la regolare rinnovazione e la buona conservazione dei castagneti utilizzati.
3) ATTIVITÀ DERIVANTI DALLE LIMITAZIONI ALLA PROPRIETÀ TERRIERA.
Le norme che disciplinano il godimento dei boschi e terreni vincolati, come quelle relative ai boschi non vincolati,
determinano un incessante, ma inevitabile, affluire da parte dei proprietari interessati, di domande di coru:essioni particolari previste dai regolamenti provinciali e dalle disposizioni generali in materia.
Le condizioni, alle quali il possibile accoglimento delle domande resta subordinato, vengono ad integrare molto efficacemente le norme in parola - non potendo esse considerare anche tutti i casi speciali od anormali - e nello stesso tempo consentono, attraverso la domanda e la definizione di essa, il completo raggiungimento delle finalità della legge.
Pratiche di ufficio, dunque, utilissime per la difesa della montagna, ma che importano per la Milizia un onere tutt'altro che trascurabile, in quanto ogni domanda esige la propria istruttoria coi sopraluoghi del caso. Particolarmente laboriose si presentano a questo riguardo le domande di concessione di coltura agraria, per l'importanza che le relative concessioni hanno nei riguardi tanto idrogeologici quanto economici- e, nel loro insieme, demografici e sociali- nonchè
per i complessi rilievi che richiedono.
Può dare un'idea del lavoro derivante alla M. N. F. dalle domande di varia natura- riguardanti cioè: tagli boschivi, esercizio di pascolo, raccolta di prodotti secondari, apertura di cave, ecc. - il numero delle domande che sono state .definite dai Comandi provinciali nel decorso anno: 37.537, pei soli boschi e terreni vincolati, escluse le concessioni di coltura agraria.
Circa queste ultime - che esigono sempre il sopraluogo di un Ufficiale e vengono fatte dalla Sezione agricola e forestale del Consiglio Provinciale dell'Economia Corporativa - l'attività svolta dalla M. N. F. è stata notevole anche nel I933.
Rispetto al I932 il numero delle verifiche si è conservato press' a poco uguale pei boschi e terreni vincolati, mentre è di un centinaio quello riguardante i boschi non vincolati.
Però la superficie di questi ultimi, compresa nelle relative domande, presenta solo una lieve differenza rispetto a quella dell'anno precedente ( 6o ettari) , e la superficie riguardante i boschi e terreni vincolati risulta minore del 30 %.
Le concessioni di coltura agraria avvenute nel I933 - in gran parte riferentisi alle verifiche dello stesso anno e per il resto a verifiche compiute negli ultimi mesi dell'anno precedente conformi alle proposte dei Comandi della M. N. F..
Quanto è stato detto, nel confronto col 1932, per il numero delle verifiche e la superficie compresa nelle domande, si può ripetere per il numero e la superficie riguardante le concessioni.
U no sguardo alla distribuzione territoriale delle concessioni degli ultimi anni dimostra circostanza di grande interesse - quanto essa sia irregolare, e cioè come solo in piccola parte sia in rapporto con quegli -elementi ambientali che più avrebbero potuto influire, secondo una logica presunzione, sulla frequenza ed importanza delle concessioni: quota del territorio consi-derata soggetta a limitazioni, coefficiente di boscosità, densità della popolazione rurale e totale.
Infatti nell'ultimo triennio - durante il quale sono state fatte in complesso 7.024 concessioni, per una superficie totale di -ettari 21.8I3, questa e quelle rappresentate press' a poco in egual misura per le due categorie di. terreni sopra considerate -- la , frequenza delle concessioni relative ai boschi e terreni vincolati risulta concentrata per 1/3 nell’ Emilia, la quale, sotto questo aspetto, n:on solo supera da sola tutto il resto dell'Italia settentrionale, ma presenta un numero
di concessioni quasi doppio dell'intero Mezzogiorno, Sicilia e Sardegna comprese. Nei riguardi invece dei boschi non vincolati il primato è tenuto dalla Toscana (boschi della Maremma) con un numero di concessioni corrispondenti a circa 9 volte quello di tutta l'Italia meridionale ed insulare. Per il complesso delle due categorie di terreni, il numero delle concessioni riguardanti l'Emilia, la Toscana ed il Piemonte costituisce quasi 2/ 3 di quello totale del Regno.
Considerando poi l'importanza delle concessioni attraverso l'estensione dei boschi e terreni pei quali è stata autorizzata la trasformazione di coltura, primeggiano nettamente per quelli vincolati l'Emilia e il Lazio, mentre per i boschi non vincolati il primo posto è occupato dalla Toscana, ed il secondo - a notevole distanza dal primo e dagli altri - dal Lazio.
Nel complesso di tutte le concessioni (terreni vincolati e non vincolati, boscati o no) il solo Lazio costituisce quasi I l 4 della corrispondente superficie totale. ed oltre I /2 è data dal gruppo: Emilia, Toscana, Umbria, Puglie e Lucania; cosicchè tutte le altre I 2 regioni giungono, insieme, a dare appena I l 5 della superfici-e totale concessa, della quale. anzi, il gruppo: Liguria, Veneto e Venezia Giulia non rappresenta che l'I %.
Le cartine di cui alle due pagine seguenti consentono l'esame a grandi linee della distribuzione, per regioni, della frequenza e dell'importanza delle concessioni di coltura agraria, e di porre a confronto i due elementi per ciascun territorio.
In ordine alle limitazioni di godimento dei boschi non vincolati la Milizia è intervenuta durante l'anno in vari casi di utilizzazione (taglio e pascolo) compromettente la conservazione del bosco. Il numero di detti casi (I 04) e la corrispondente superficie boschiva (ettari 4.879) -- riguardante prevalentemente la Toscana, dove !a quota vincolata è molto bassa, mentre è molto elevata la superficie boschiva totale - non risultano inferiori a quelli dell'anno precedente.
Ma si tratta di inevitabili fluttuazioni annuali, il cui valore può meglio dedursi estendendo il confronto ad un più lungo periodo di tempo. Si può allora constatare, ad esempio, che ti numero dei casi di dannosa utilizzazione boschiva verificatisi nel I 933 è pur sempre inferiore del 26 % a quello medio del quinquennio precedente; il che indubbiamente attesta anche per 1 boschi non vincolati un maggior rispetto delle restrizioni vigenti.
Durante l'anno sono state anche compiute 9.743 operazioni di scelta di piante destinabili al taglio in boschi privati su richiesta dei rispettivi proprietari. Il fatto è meritevole di citazione,
Sia per 1l beneficio che i boschi risentiranno da una più perfetta utilizzazione, sia per l'implicita fiducia che dimostrano i selvicoltori nella M. N. F., sia ancora perchè il numero di queste per il 1933 segna un aumento rispetto all'anno precedente ed anche alla media dell'ultimo quinquennio.
4) SERVIZIO DI POLIZIA.
Vigilare perchè il godimento dei boschi avvenga secondo le norme limitatrici che per essi vigono, come disposizioni d'ordine generale o locale, ridurre al minimo, col pronte intervento, le dannose conseguenze delle inosservanze, sorvegliare perchè neppure i reati contro la proprietà si verifichino ed occorrendo siano repressi, prevenire in tutti i modi i casi di danno al bosco, anche col consiglio e colla persuasione, rappresenta un'evidente necessità quotidiana per la buona conservazione del patrimonio boschivo della Nazione e costituisce il cosidetto servizio di polizia forestale.
La Milizia, che all'instaurazione di una disciplina ha dato nei suoi primi anni tanta parte delle proprie energie, come la situazione richiedeva, e che prosegue la sua azione in questo campo ispirandola al più alto grado di umanità per i veri poveri - i quali quasi sempre non sono i trasgressori più dannosi ai boschi - ed al giusto rigore per i responsabili abbienti, è
lieta di constatare che la decrescente frequenza delle violazioni, iniziatasi col I 929, è continuata anche nel 1933.
In un quinquennio i casi di infrazioni sono diminuiti, come vedesi, del 3 I % per il complesso del Regno. Il fatto ricompensa la M. N .F. dei disagi e pericoli connessi al servizio di polizia perché essa sa che il rispetto delle leggi e dei regolamenti in materia forestale e di ogni altra disposizione limitatrice ad essi collegata se è condizione necessaria per la buona conserva-
zione dei boschi è anche condizione sufficiente per conseguire quel progressivo miglioramento di essi che deriva dalla bontà tecnica dei nuovi règolamenti forestali provinciali.
Naturalmente, il successo non è stato realizzato in misura uniforme in tutti i territori. Ma e l~' ~utt1 i è sufficiente poter affermare che la diminuzione delle infrazioni è stata generale e che le « punte » un evidente si sono verificate tanto nel Nord, quanto nel Centro e nel Sud.
Sono poi state conciliate durante l'anno presso i Comandi provinciali della Milizia I 9.90 3 contravvenzioni forestali, in rapporto col diminuito numero dei relativi verbali.
Nel servizio di polizia forestale rientra anche quello, particolarmente oneroso, di prevenzione ed estinzione degli incendi boschivi.
Anche in questo campo i risultati ottenuti dall'organizzazione sempre più perfezionata del servizio devono considerarsi pienamente soddisfacenti.
Infatti il numero degli incendi verificatisi nel 1933 è inferiore del 29 % a quello dell'anno precedente e del 36 % rispetto
alla media del quinquennio 1928.-1932. La superficie percorsa dal fuoco è stata complessivamente minore di quella
del I 9 3 2 in ragione del 33 % , cioè ridotta in misura proporzionalmente più forte di quella del numero degli incendi.
Inoltre il danno medio per incendio è risultato inferiore, rispetto a quello del 1932, in ragione del 11% ; ed il danno medio per ettaro è stato ulteriormente ridotto del 7 % . Queste due percentuali sono meglio apprezzabili se si confrontano i risultati del I933 colla media del quinquennio antecedente, in quanto la diminuzione del danno medio per incendio scoppiato
raggiunge il 46 % e quella del danno medio per ettaro percorso dal fuoco il 49 %.
5) DETERMINAZIONE DELLE ZONE DA ASSOGGETTARSI AL VINCOLO FORESTALE.
Sono continuati anche nel I933 i lavori per la determinazione delle zone da vincolarsi a scopo idrogeologico
in base alle nuove disposizioni sui boschi e terreni montani (R. D. 30 dicem.bre1923, N. 3267, e relativo regolamento
del 1926). Com'è noto, tali zone, delimitate anche graficamente su carte catastali o topografiche, sono destinate a sostituire quelle vincolate in applicazione delle disposizioni preesistenti.
I lavori, di evidente delicatezza trattandosi di imporre delle restrizioni di godimento, tecnicamente complessi, ed inevitabilmente lenti dovendo esser precisi, sono stati ultimati, proseguiti od iniziati durante il 1933 in 46 provincie. Gli studi compiuti nell'anno riguardano in totale 515 Comuni, corrispondenti ad una superficie territoriale di ettari 2.355·58r. Queste due ultime cifre segnano un aumento, su quelle dell'anno precedente, di oltre un centinaio di Comuni e di 6so.ooo ettari di territorio.
Per le provincie di Imperia e di Bergamo tutto il lavoro per l'applicazione del nuovo vincolo è stato espletato.
6) LOTTA CONTRO LE MALATTIE DELLE PIANTE.
Fra le forme di difesa del bosco –e quindi dell'attività della M.N .F. - può essere citata anche quella riguardante la lotta contro le malattie - provocate da insetti e funghi - che possono danneggiare più gravemente i boschi: servizio che si ricollega a quello di polizia forestale.
Di notevole entità sono state durante l'anno le invasioni di « processionaria del pino )) verificatesi in tal uni boschi delle provincie di Torino, Genova, Savona, Sondrio, Bergamo, Brescia, Gorizia e Pola, e meno intense in altri delle provincie di Ravenna, Forlì, La Spezia e Roma. Trattandosi di un insetto contro il quale la lotta è obbligatoria per legge e trovandosi
parecchi dei proprietari dei boschi colpiti (Comuni e privati) in condizione di non poter sostenere spese per la raccolta e distruzione dei nidi, il Comando centrale della Milizia ha provveduto tempestivamente alle pratiche per la concessione dell'anticipo delle somme occorrenti (L. 2 1.250), salvo recupero del 50 % ai sensi della legge 18 giugno 1931, N.
Durante l'anno è stata anche segnalata la comparsa della « Retinia Buoliana >> in alcuni boschi delle provincie di Parma, Reggio Emilia, Ravenna e Forlì, del << bostrico delle abetaie >> in provincia eh Bergamo, della << processionaria della quercia >> in quella di Ancona e dell'<< Euproctys Crysorrhoea >> in quelle di Potenza e Matera.
Anche per queste invasioni i Comandi della Milizia - centrale e provinciali – hanno preso tutte le misure del caso, dando disposizioni, ed istruzioni ed assistendo i proprietari nell'impiego de1 mezzi d1 lotta. Analoga assistenza e stata prestata per combattere la << malattia dell'inchiostro >> del castagno in provincia di Cuneo, altre malattie che avevano colpito il
pioppo canadese in provincia di Vercelli, ecc.
7) INCORAGGIAMENTO ALLA SELVICOLTURA.
Opera di incoraggiamento alla selvicoltura e di assistenza ai proprietari di boschi, anche in altre forme non ancora prese in esame, è stata prestata nel I 9 3 3 in misura apprezzabile.
E' già stato detto, a proposito dei quantitativi di piantine e di semi collocati a dimora nel decorso esercizio finanziario, come la Milizia abbia provveduto alla distribuzione di circa I 2 mi-lioni di piantine e r o mila chilogrammi di semi, per rimboschimenti e ricostituzioni boschive, volontari, ed in minor misura per Feste degli Alberi, Parchi della Rimembranza e Boschi del Littorio.
Le cifre, tanto più soddisfacenti perchè relative a tempi economicamente grigi per tutto il mondo, e perchè riguardanti materiale ceduto in gran parte a pagamento, rappresentano non solo Il frutto della quotidiana propaganda forestale che la
M. N. F. svolge integrando quella tanto attiva e benemerita del Comitato Nazionale Forestale, ma altresì il risultato dell'istruttoria di un ragguardevole numero di domande - 5.527 - - pervenute ai Comandi provinciali e accuratamente esaminate per accertare che le la specie legnosa ed il metodo d'impianto. (piantagione o semina), scelti dal richiedente, bene rispondevano alle condizioni dei terreni ai quali piantine e semi erano destinati, e per dare agli interessati, in caso negativo, i suggerimenti tecnici più opportuni.
Altra forma di assistenza prestata ai selvicoltori riguarda la direzione tecnica, gratuita pt gli interessati, per lavori di rimboschimento volontari, e di ricostituzione facoltativa dei boschi molto deteriorati. I sopraluoghi compiuti nell’ultimo esercizio finanziario su richiesta dei proprietari ammontano a 380 e riguardano una superficie complessiva da rimboschire, o di boschi da ricostituire, di ettari 4.2 33· Il numero dei sopraluoghi segna un aumento di circa I/ 5 su quello dell'esercizio precedente, e la superficie, pure essendo rimasta press'a poco uguale, r1 guarda per una più alta quota il rimboschimento vero e proprio. Situazione quindi, anche questa, soddisfacente.
E' stata inoltre prestata l'assistenza tecnica occorsa. per la creazione di Boschi del Littorio in altri 51 Comuni, rimboschendo altri 62 ettari e provvedendo ai lavori di completamento degli impianti iniziati negli anni precedenti.
In merito ai rimboschimenti volontari ed alle ricostituzioni boschive facoltative – operazioni incoraggiate dallo Stato anche con contributi nelle spese, ed i rimboschimenti altresì coll'esenzione dall'imposta fondiaria per 15 o 40 anni a seconda della forma di governo boschivo è da aggiungersi che la Milizia ha altresì compilati, nell'interesse dei proprietari, 74 progetti, riguardanti la superficie di ettari 2. 3 I o, dei quali 6 I 3 da rimboschire e 1.697 di boschi deteriorati da ricostituire.
Sulla spesa prevista da tali progetti in L. I. 385.308 sono stati concessi, per l'esecuzione, contributi statali per l'importo di L. 876.009 (di cui 57.3·4 r 2 a carico dei fondi pela bonifica integrale).
Notevole aumento queste cifre presentano rispetto a quelle per l'esercizio precedente, nt quale si erano avuti: progetti 53 per ettari 770 e contributi per L. 5o6.o2o.
La somma corrisposta durante l'ultimo esercizio a selvicultori per contributi statali sulle spese dei lavori compiuti, e collaudati dalla M. N. F., ammonta, fra acconti e saldi, a L. 219·481 cifra finora mai raggiunta.
Nello stesso esercizio I 932p-.33 sono stati anche rilasciati a 78 proprietari rimboschi tori certificati occorrenti per l'esonero dall'imposta fondiaria e relative sovrimposte su ettari 1 .2of rimboschiti. Ed anche queste sono cifre che non erano state ancora raggiunte .
A doveroso riconoscimento di benemerenze acquisite nel campo della selvicoltura sono state poi concesse, durante l'anno XI le seguenti ricompense al merito silvano: 2 medaglie d'oro, 8 medaglie d'argento,. 8 medaglie di bronzo e
6 diplomi di benemerenza .
Altri contributi governativi sono stati, infine, corrisposti alle Sezioni montane di talune Cattedre ambulanti di Agricoltura per intensificare la propaganda ed assistenza relativa alla selvicoltura (ed anche alla pastorizia ed all'agricoltura montana), all'Istituto Internazionale di Agricoltura per il funzionamento della Sezione di Selvicoltura, alla Stazione Sperimentale di Selvicoltura di Firenze, ecc.
Ma più di tutte le forme di incoraggiamento e di assistenza sopra ricordate in modo specifico, può ancora considerarsi utile - perchè continua e generale - per la conservazione ed il miglioramento del bosco e per la sua espansione, l'opera di divulgazione della tecnica forestale che la Milizia non dimentica mai, agendo non solo e non tanto con articoli, pubblicazioni, conferenze, corsi d'istruzione, ecc., ma sopratutto col disinteressato, amorevole ed apprezzato consiglio,
dato anche se non richiesto, di tutti i giorni, di tutti i luoghi, nei numerosissimi contatti che capi e gregari hanno coi proprietari di boschi e con coloro che svolgono in questi la loro attività.
8) MOBILITAZIONE FORESTALE.
All'entità ed alla distribuzione delle risorse legnose del Paese - e quindi alla conservazione dei boschi ed al miglioramento di essi - resta collegato anche il compito affidato dal 1928 alla M. N. F. di predisporre in tempo di pace l'approvvigiona mento del legname da lavoro e del combustibile legnoso occorrenti alle forze operanti ed alla popolazione civile.
A parte il costante aggiornamento delle situazioni relative al servizio della mobilitazione forestale, la M. N. F. ha provveduto alla compilazione del il Regolamento sul servizio legnami per l’ Esercito mobilitato )) e delle « Norme per l'approvvigionamento legnami nella zona territoriale , che hanno avuto l'approvazione, degli organi competenti.
E stata anche perfezionata l' organizzazione dell'« Ufficio centrale di mobilitazione >> e quella degli Uffici di mobilitazione delle Legioni e delle Coorti.
.. 55 ..
9) FORMAZIONE DEL CATASTO FORESTALE.
Sono proseguiti nell'anno Xl i lavori per la formazione del primo catasto forestale italiano; opera di fondamentale importanza per le future provvidenze governative interessanti la selvicoltura e per avere una base sicura cui riferire
l'andamento delle superfici dei boschi e delle utilizzazioni boschive, locali e generali.
Le ponderose rilevazioni di superficie- per le singole qualità di coltura e di bosco, specie legnose, ecc. - e di produzione - in legname da lavoro, combustibile e prodotti non legnosi -sono state ultimate, continuate od iniziate in 1 2 provincie, in relazione anche al finanziamento dei lavori che sono a carico dell'Istituto Centrale di Statistica, presso il quale sono diretti da un Ufficiale della M. N. F.
Un'organica e diligente elaborazione dei d 1ti raccolti ha anche consentito, presso il detto Istituto, la pubblicazione dei primi volumi del Catasto forestale, sui quali sono stati espressi dai competenti i piì1 lusinghieri giudizi. L'indagine che si viene svolgendo è così profonda e complessa che non ha riscontro nelle rilevazioni estere similari: cosicchè il nostro Paese, che in
questo campo era ad uno degli ultimi posti. è passato ad occupare il primo.
IO) SERVIZIO DELLA STATISTICA FORESTALE.
Fino allo scorso anno ha funzionato presso il Comando centrale della M. N .F. un servizio di statistica riguardante precipuamente l'attività dei Comandi provinciali e l'andamento dei prezzi di mercato dei prodotti legnosi nazionali
ed esteri. Nell'anno XI. previ accordi coll' Istituto Centrale di Statistica, è stato iniziato un regolare servizio di statistica forestale, che in un primo tempo resterà limitato alla raccolta dei dati relativi alle variazioni nelle superfici boschive (in aumento ed in diminuzione) ripartite secondo la causa alla quale devono attribuirsi, la categoria di proprietà, ecc. ed alle produzioni annuali dei boschi in legname da lavoro e combustibile (distinte per qualità di prodotto) ed in prodotti
non legnosi (sughero, corteccie da concia, ghiande, castagne, resine, f:oglie per mangime, per concia e per lettiera, funghi, tartufi, fragole, ecc.).
In un secondo tempo il servizio si estenderà alla raccolta dei dati relativi ai prezzi (all'origine) dei prodotti legnosi per gli assortimenti t i p ici delle varie zone di produzione ed ai salari per i lavori di carattere forestale.
La Milizia viene così incontro anche per questa via ad un altro bisogno sentito dal Paese, che non aveva finora, nei riguardi della selvicoltura, un servizio annuale statistico bene organizzato il quale andasse al di là del soddisfacimento delle esigenze interne dei servizi forestali governativi.
Di grande importanza per l'oggetto cui si riferisce e per l'attività che permanentemente esige dalla Milizia Forestale è la tutela economica ad essa affidata sui beni silvo-pastorali dei Comun:i e degli altri enti morali.
Si tratta di circa 2 milioni di ettari di boschi - comprendenti gran parte delle nostre fustaie, se si escludono da queste i castagneti da frutto- e di un'estensione press'a poco uguale di pascoli; il tutto appartenente a circa 20.000 enti e disseminato in tutto il Regno.
La razionale gestione tecnico--amministrativa di questo cospicuo patrimonio terriero è molto spesso di un interesse, locale e generale, che va oltre quello finanziario dell'ente (basta pensare ai demani comunali del Mezzogiorno) e, d'altro canto, grandi permangono i bisogni di migliorie colturali e fondiarie in detti beni, ancorchè a queste venga provveduto con ritmo crescente.
Sarebbe già rilevante l'importanza dell’ingerenza della M. N. F. nei boschi degli enti anche se essa si limitasse a stabilire se, dove, secondo quali norme tecniche e per quali quantitativi, pos-sono compiersi le utilizzazioni boschive. Ma l’intervento della Milizia va molto al di là. La tutela economica porta allo studio di piani generali della proprietà in relazione alla funzione di questa ed ai caratteri degli immobili; porta alla compilazione di piani economici, intesi ad assi-curare colla conservazione ed il miglioramento dei boschi la periodicità del maggior reddito di essi; porta allo studio dei regolamenti che disciplinano il godimento collettivo dei prodotti boschivi e l'esercizio del pascolo, dei capitolati di affitto dei beni, ecc.; nello stesso modo che l'opera del tecnico entra nella progettazione - e successiva direzione dell'esecuzione - delle migliorie di cui i beni abbisognano e che si presentano realizza bili o coi mezzi finanziari normali dell'ente 0 con quelli di cui può essere disposta l'erogazione per tale impiego prelevandoli dalle entrate derivanti all'ente dai beni stessi. E non è tutto perchè oltre alla quotidiana collaborazione con le Autorità preposte alla ordinaria tutela amministrativa, ed anche coi Commissari per il riordinamento degli usi civici - la Milizia spiega un’onerosa attività nel campo tecnico.-amministrativo per tutte le utilizzazioni boschive destinate alla vendita, determinando il valore dei pro-dotti ricavabili, compilando il capitolato d'oneri regolante i rapporti fra venditore ed acquirente, effettuando la consegna a questo del taglio boschivo, collaudando le lavorazioni compiute e stimando le penalità di cui l'acquirente dovesse rispondere.
Molto complessa è quindi l'opera della Milizia Forestale in rapporto col patrimonio silvo-pastorale. degli enti, e tale si presenta anche quella svolta nel decorso anno, come risulta dalle notizie riassuntive che seguono, in ordine alle quali non è possibile istituire confronti col passato che sia anteriore all' istituzione della M. N .F. mancando per tale periodo ogni elemento relativo a a tutela economica in parola.
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Sono affluite ai Comandi provinciali della Milizia Forestale, e da essi definite, 11.939 domande di taglio. La cifra è notevolmente superiore a quella dell'anno precedente; ma va detto che la differenza riguarda interamente tagli il cui prodotto era destinato od ai bisogni interni dell'ente od a quelli delle popolazioni, essendo rimasto normale (anzi lievemente inferiore a quello del I932) il numero delle domande riguardanti tagli destinati alla vendita. Ed è da segnalarsi la sempre più accentuata disciplina che: si riscontra anche nelle richieste degli enti, in quanto risulta minima, e minore di quella verificatasi negli anni precedenti, la percentuale di domande interamente respinte sul totale di quelle presentate.
Le utilizzazioni boschive autorizzate in dipendenza dell'accoglimento, totale o parziale, delle predette domande di taglio importano una massa legnosa complessiva di mc. 2.180.000, cioè rappresentano una situazione normale, tanto più che normale si è mantentuto anche il rapporto tra legname da lavoro e combustibile.
La definizione delle domande di taglio in questione ha anche determinato la compilazione di 3.I 55 progetti di utilizzazioni boschive, per una massa legnosa di mc. 1.545.652, del valore di stima di L. 26.583.882. (Nel I 932 si erano avuti oltre 200 progetti in meno, ed in più circa 300.000 mc. ed I I/ 2 milioni di lire).
In 572 casi le utilizzazioni boschive sono state autorizzate subordinatamente all'esecuzione di migliorie, interessanti la superficie di ettari I0.282 e da eseguirsi colla somma di L. 1.525.2 I7 da prelevarsi dalle entrate per vendita dei tagli.
Il numero delle autorizzazioni condizionate risulta sensibilmente superiore a quello verificatosi tanto nel I 932 quanto in tutto il quinquenniO precedente: ciò che attesta l'aspirazione costante della M. N .F. di raggiungere col ritmo più celere possibile il miglioramento generale dei ben i terrieri degli enti, indipendentemente da quelle derivabile dalla bontà delle norme tecniche stabilite per le utilizzazioni boschive autorizzate.
L'ammontare della somma si presenta invece alquanto -inferiore alla media del detto quinquennio: ma è superiore di
oltre l/ 3 a quello del I 9 3 2, e non va dimenticato il periodo economico che il mondo attraversa. La superficie risulta notevolmente ridotta, il che ha un valore relativo, essendo in funzione della natura delle migliorie, che vanno dalle succisioni alle costruzioni di rifugi, dai rimboschimenti ai miglioramenti stradali, dalla sistemazione di frane alle chiudende , dalle ripuliture a1 prosciugamenti, da1 rinfoltimenti al decespugliamento de1 pascolo, ecc. ecc.
I tagli boschivi venduti dagli enti, per l'ammontare complessivo di L. 25·753·40I, hanno provocato durante l'anno
1.370 operazioni di consegna del corrispondente bosco all'acquirente del taglio, effettuate dalla M. N .F.
Le due cifre sono sensibilmente superiori a quelle corrispondenti all'anno precedente.
Come in passato, all'ultimazione delle lavorazioni boschive sono seguiti i collaudi di esse; i quali nel I 933 sono stati in numero di 1.65 I superiore a quello di ciascuno degli anni del quinquennio precedente ed hanno riguardato un valore
di vendita dei tagli di L. 25.696.607 inferiore a quello degli anni precedenti per effetto de1 diminuiti prezzi dei prodotti legnosi.
I (( danni » riscontrati nei collaudi sono stati anche per il I 933 molto limitati, perchè di valore inferiore al 2 % di quello di vendita del taglio; percentuale ben modesta se si tiene presente che non si tratta di valore reale nè di danno reale, ma delle penalità previste dai capitolati d'oneri a carico dell'acquirente.
In dipendenza dei versamenti disposti per effettuare migliorie della proprietà degli enti, sono stati realizzati degli introiti per il complessivo importo di L. 2. I 99.866. La cifra supera di circa 1/2 milione quella relativa al I932 e la media dell'ultimo quinquennio. Con parte di detta somma e di quelle versate in precedenza per lo stesso scopo sono state
eseguite nell'anno migliorie varie, riguardanti la superficie di ettari 3·58I, con una spesa complessiva di L. 2.076.63 7. Anche queste due cifre, e particolarmente la prima, risultano superiori a quelle riguardanti il I 932. Rispetto alla media del quinquennio I 928~32 la superficie migliorata nello scorso anno si presenta presso a poco doppia, e la somma spesa superiore di oltre I / 4. Il nuovo rapporto fra spesa e superficie dimostra come la Milizia in questo campo si attenga sempre più, per quanto possibile, ai lavori di miglioramento di carattere estensivo.
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Sono state inoltre compilate, nell'anno, 56 operazioni speciali di tutela (piani economici, piani di taglio, piani di riordinamento della proprietà, regolamenti di godimento e simili), interessanti una superficie di ettari 43.8I3, di cui 24.546 a bosco, cioè all'incirca eguale a quella dell'anno precedente.
La progettazione delle migliorie suggerite dalle condizioni dei beni è stata pure molto curata. I progetti compilati durante l'anno - in parte anche eseguiti od in corso di esecuzione –hanno infatti raggiunto il numero di 146, più alto di quello di tutti gli anni del quinquennio I 928--32 e superiore di oltre il 40 % alla media di questo.
Con tali progetti è prevista una spesa di L. 3·393·157 destinata al miglioramento di 6.141 ettari. Anche queste due cifre. notevolmente superiori a quelle relative al 1932, si presentano più alte della media quinquennale predetta in: ragione del 65 e del 50 % rispettivamente.
Come vedesi, l'attività spiegata dalla M. N. F. in favore del patrimonio terriero dei Comuni e degli altri enti non può non considerarsi veramente rilevante. In parecchie provincie essa costituisce anzi la parte più importante ed onerosa dei servizi tecnici della Milizia.
Naturalmente la tutela economica in questione implica la vigile direzione del Comando centrale della M. N. F., il quale, oltre al normale esame degli atti tecnici di maggiore importanza (quali i progetti di taglio straordinario ed i piani economici), ha provveduto durante l'anno all'emanazione di apposite norme per la compilazione di detti piani, in vista del notevole tempo e della rilevante spesa che essi richiedono per le complesse rilevazioni di campagna occorrenti.
Il Comando centrale ha inoltre assegnato agli enti che ne hanno fatto richiesta i contributi statali previsti dalle vigenti disposizioni alle spese per i piani economici, ed ha agevolata la costituzione in Consorzio di altri tre gruppi di Comuni per la migliore gestione dei loro patrimoni silvo--pastorali, da attuarsi coll'assunzione. mediante il concorso finanziario dello Stato, del personale tecnico e di custodia necessario.
Sono poi stati corrisposti durante l'esercizio finanziario 1932--33 i contributi annuali già stabiliti per il regolare funzionamento delle speciali preesistenti gestioni (condotte forestali ed aziende speciali) dei beni degli enti in forme affini a quelle testè considerate per i consorzi intercomunali e per gli stessi scopi.

LA GESTIONE DELL’ AZIENDA DI STATO PER LE FORESTE DEMANIALI
La gestione diretta che la Milizia Forestale ha delle foreste demaniali dello Stato implica anch’essa un ‘attività notevole perchè estesa a tutti gli atti tecnici ed amministrativi riguardanti oltre un centinaio di foreste.
La Milizia trova in esse il suo migliore campo di azione in quanto l’ « Azienda di Stato per le foreste demaniali )) - che ha bilancio autonomo, dell'ammontare, per l’esercizio 1932"'33 di circa 22 milioni - ha anche carattere industriale.
Il fatto più saliente della gestione dell’ultimo anno riguarda l’ulteriore ampliamento del Patrimonio terriero del’ Azienda passato da 240.000 ettari a circa 255.000
"'65".
L'aumento, derivante da nuovi acquisti, riguarda per 11.200 ettari beni silvo-pastorali dei Comuni dell'alta valle del Serchio in provincia di Lucca, costituenti un comprensorio collegante la foresta demaniale dell'Ozzola con quella di Boscolungo, e per altri 4.000 ettari un secondo comprensorio formato dalla sola parte acquistata dall'Azienda della storica Selva Marittima di Terracina, del demanio comunale di S . Felice Circeo e dei terreni privati limitrofi, nel territorio Pontino. Le due zone presentano un rilevante interesse; la prima principalmente nei riguardi idrogeologici, mirando l' acq11isto ad assicurare la conservazione e l'espansione dei boschi nell'alto bacino di importanti corsi d'acqua a regime disordinato, la seconda nei riguardi economici, venendo ad aumentare le riserve di legname dello Stato in una regione in cui le foreste demaniali non erano quasi rappresentate.
Quest'ultima circostanza viene posta in evidenza nella cartina a pagina seguente, la qaule consente anche uno sguardo d'insieme. alla distribuzione territoriale della proprietà dell' Azienda di Stato e le foreste demaniali all'atto dei nuovi acquisti testè citati.
Nell'ultimo esercizio la gestione è stata improntata in modo particolare ai seguenti criteri:
1)- contenere le spese nei limiti dell'indispensabile, senza però oltrepassare quelli segnati dalle note finalità dell'Azienda: / conservare, migliorare ed ampliare il patrimonio dello Stato affinchè sia di norma ed esempio ai selvicoltori e costituisca nello stesso tempo una riserva dilegname per i bisogni straordinari del Paese:
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2)-persistere nel concetto adottato delle utilizzazioni boschive in economia, per la fornitura di prodotti lavorati alle Amministrazioni dello Stato.
In base a tali criteri la Milizia è riuscita a conservare le entrate dell'esercizio precedente - circa I 6 I/ 2 milioni - e, pur mantenendo i tagli nella misura di 310.000 mc., analogo a quella del precedente esercizio, ha realizzato, malgrado i ribassi dei prezzi dei prodotti boschivi, un utile netto di gestione di L. 5.2 I 9.000, che supera del 22 % quello dell'esercizio
precedente, il quale a sua volta era quasi doppio dell’utile avutosi nell'esercizio I 930--3 I .
Durante l'ultimo esercizio è stata pure aumentata del 10 % la superficie delle foreste mania li dotate di piano economico, e si sono rimboschi ti altri 6 I 9 ettari di terreni nudi, oltre s'intende, agli ordinari lavori di manutenzione di strade e fabbricati e di governo delle fores alle costruzioni stradali preordinate, all'incremento ulteriore della selvaggina e del patrimonio ittico. ecc.
E' stata altresì predisposta la gestione diretta da parte dell'Azienda - già in atto per i beni di taluni Comuni della provincia di Catanzaro - anche per il demanio comunale di Rossano Calabro, della superficie di circa 3.000 ettari, coi quali tale gestione speciale – prevista dal R. D. 30 dicembre 1923, N. 3267, ed alla quale l'Azienda intende dare una più larga applicazione - si estenderà complessivamente ad ettari 8.700.
Particolare menzione va poi fatto dell'avvenuto passaggio in gestione all'Azienda dei due Parchi Nazionali: quello del Gran Paradiso, dell 'estensione di ettari 56.000, e quello d'Abruzzo di ettari 28.000. Ciò ha portato all' istituzione di due speciali Uffici di amministrazione in Aosta ed a Pescasseroli (Aquila).
E' stato poi creato un terzo Parco Nazionale : quello del Circeo, comprendente il promontorio del Circeo, la nuova proprietà dell' Azienda nell'Agro Pontino ed altre zone limitrofe, per un complesso di circa 5.800 ettari.
COME i boschi, anche i pascoli si trovano prevalente,mente nella regione di montagna, dove hanno una
grande importanza economica in quanto intimamente legati all’allevamento del bestiame che occupa nel quadro delle limitate risorse locali un posto di primo ordine. Non di rado poi il pascolo montano è legato a sua volta a quello di colle e di piano da rapporti di interdipendenza economica nelle alternanze stagionali di sfruttamento.
E come i boschi, anche i pascoli montani reclamano tuttora molte migliorie, della più varia natura, la cui esecuzione si presenta pertanto di grande interesse per le popolazioni della montagna.
Fin dall’ante guerra era stato riconosciuto d'interesse generale il miglioramento dei pascoli montani e come tale meritevole d'incoraggiamento con un con,corso dello Stato nelle spese relative, di fronte alla constatazione del progressivo impoverimento dei pascoli, in gran parte utilizzati in forme irrazionali e primitive, compresa quella di un sovraccarico di bestiame. Cosicchè, mentre l'auspicato incremento del patrimonio zootecnico della montagna si presentava di sempre più difficile realizzazione, gli animali esistenti dovevano essere alimentati utilizzando tutte le altre risorse foraggere, riversandosi perciò, specialmente nel Sud, sui boschi. Anche se questi non si trova v ano in condizioni di sopportare senza danno il pascola, finivano il più delle volte, e particolarmente dinnanzi agl1 interessi precostituiti di intere popolazioni, per avere la peggio.
Nei primi anni di intervento dello Stato in favore del progresso alpicolo collo stimolo del concorso nella spesa, razione svolta è stata limitata; e non unicamente a causa della relativa modestia dei fondi all'uopo stanziati, in quanto il contributo statale minimo era del 25 %.
In un secondo tempo i limiti - dal 25 al 30 % - entro i quali rimanevano contenuti i contributi governativi, sono stati distanziati, per poter porli maggiormente in relazione alla diversa natura delle migliorie, facendoli variare dal 20 al 35 %; fino a che, colle nuove norme per la bonifica integrale - R. D. I 3 febbraio 1933 n. 215 per le quali i lavori in questione
rientrano nelle opere di bonifica o di miglioramento fondiario per scopi di pubblico interesse.
il contributo è considerato normale nella sua misura massima del 38 %, pur potendo anche discendere fino al I o %, ciò che distanzia ulteriormente i valori estremi del concorso statale.
Le nuove norme non alterano sostanzialmente la natura delle migliorie che erano sussidiabili in base alle disposizioni preesistenti, giacchè ammesse al contributo sono tutte le opere che abbiano il carattere di spesa d'impianto, e cioé non di ordinaria spesa di esercizio. Di più, il concorso dello Stato può essere concesso anche fuori delle zone comprendenti i pascoli che erano in precedenza considerati montani ai fini dei sussidi e delle altre agevolazioni riguardanti i lavori di
miglioramento.
E' perciò da attendersi anche in questa speciale categoria di opere di restaurazione montana una sempre maggiore attività del Paese, e quindi della Milizia Forestale, cui spetta - anche quando non compila il progetto dei lavori - l'istruttoria della domanda di contributo, l’esame del progetto, la vigilanza sull’attuazione di questo ed il collaudo delle opere eseguite.
Lo stesso esercizio finanziario 1932-33 presenta, attraverso le cifre relative a tale forma di attività, i segni manifesti dell’ulteriore incremento avutosi.
Sommano infatti a 3 I 6 i progetti di miglioramento approvati durante l'ultimo esercizio, per un importo complessivo di L. I 5.280.4 75 sulle quali sono stati assegnati dei contributi statali per l'ammontare di L. 4.669.822. l contributi pagati, per lavori eseguiti (su progetti approvati nello stesso esercizio o nei precedenti) e collaudati durante l'esercizio medesimo,
sommano a L. 2.304.827.
Occorre però riportarsi all'inizio dell'attività statale nel campo dei miglioramenti in esame (esercizio finanziario
I9I4-I5) ed osservare le situazioni esistenti alla vigilia della Marcia su Roma (cioè dopo 8 anni), alla data dell'istituzione della Milizia Forestale (dopo altri 4), ed alla fine dell'ultimo esercizio (dopo altri 7), per avere l'impressione esatta delle realizzazioni del Regime in questo campo.
Ad illustrazione complementare delle vette raggiunte nell'ultimo esercizio va anche considerata la distribuzione territoriale dei lavori, ulteriormente migliorata, anche se non ha ancora conseguita ovunque la misura" corrispondente all'estensione ed alle condizioni dei pascoli montani locali .
A questo proposito merita una particolare c1taz1one il notevole e significativo risveglio verificatosi nella Sicilia e nella Sardegna.
Va anche aggiunto che, in dipendenza delle nuove disposizioni sulla bonifica integrale, i contributi statali assegnati nel decorso esercizio per i nuovi progetti di miglioramento dei pascoli montani hanno gravato in gran parte, (per L. 4·.304.608, sul totale sopracitato di lire 4.669.822) sui fondi ministeriali per la bonifica 'Integrale, mentre i contributi pagati durante
l'esercizio, riflettendo essi, in forte prevalenza, progetti approvati negli esercizi precedenti, sono stati corrisposti principalmente (per L. 1.532.203 sul totale più sopra indicato di lire 2. 304.82 7) coi fondi riguardanti i servizi forestali.
ATTIVITA’ VARIE
Nei precedenti capitoli della presente relazione sono state esaminate le principali forme di attività della Milizia Forestale. Però anche quelle finora non considerate meritano qualche parola.
SERVIZI DI POLIZIA COMPLEMENTARI.
Il servizio di polizia non si esaurisce in quello di carattere forestale più sopra esaminato, perchè sono compiti della
M. N .F., come servizi specifici d'istituto, anche la sorveglianza sulla caccia, la vigilanza sulla pesca e la custodia dei Regi tratturi e delle trazzere.
T ali servizi non sono trascurabili, richiedendo anch'essi un'apprezzabile attività, accompagnata, come per quello di polizia forestale, da disagi e non lievi pericoli. Al riguardo un indice può esser dato dal numero dei verbali redatti dalla Milizia nel decorso anno per infrazioni accertate relative a detti servizi: 5.167.
A differenza di quanto si è verificato dal I 929, e cioè una graduale diminuzione del numero dei verbali in parola,
il 1933 segna un aumento di circa il 7% rispetto all'anno precedente, dovuto specialmente ad una maggiore frequenza
di trasgressioni alle disposizioni riguardanti l'esercizio della caccia.
I servizi di polizia non sono stati però ancora tutti considerati, restando sempre da citarsi l'attività svolta all'infuori dei servizi d' istituto e derivante dalla qualità di ufficiale, o di agente, di polizia giudiziaria, che riveste il personale della
M. N. F.; il quale ha redatto durante l' anno altri 4185 verbali per reati vari : contrabbando, furto aggressione, omicidio. porto di armi abusivo, tentativo di espatrio, ecc.
E vanno anche ricordati i molti servizi prestati dalla Milizia Forestale nelle più svariati Circostanze, ovunque la sua opera, richiesta od. offerta, poteva giovare, distinguendosi per coraggio e altruismo e disciplina. Si potrebbero citare ad esempio a questo proposito i 4 3 incendi di varia natura, cioè non boschivi, per la cui estinzione la M. N. F. si è prodigata nello scorso anno, come ha fatto in occasione delle recenti alluvioni in provincia di Reggio Calabria.
PARCHI NAZIONALI.
Trattando dell'Azienda di Stato per le foreste demaniali è stato detto del recente passaggio in gestione ad essa dei due parchi nazionali: del Gran Paradiso e d'Abruzzo, sul cui funzionamento la Milizia esercitava in precedenza un compito
più limitato, perchè di controllo e coordinamento, ma comunque implicante un' attività degna di citazione.
Colla gestione diretta affidata alla Milizia riuscirà più celere e completo il raggiungimento delle principali finalità per le quali i due parchi vennero istituiti una decina d'anni or sono: conservazione della flora e della fauna, delle speciali formazioni geologiche e delle bellezze naturali.
Colla creazione del terzo parco, quello del Circeo, l'estensione complessiva dei parchi nazionali gestiti dalla M. N. F. salirà a circa 90.000 ettari.
ATTIVITÀ FORESTALE NELLE COLONIE.
E' continuata, accentuandosi, anche l'opera della Milizia in favore della selvicoltura coloniale.
A parte il servizio di polizia e quello tecnico generale, vanno posti m rilievo i lavori di rimboschimento proseguiti nella Cirenaica ed intrapresi nella Tripolitania durante lo scorso esercizio.
Nella Cirenaica - dove il servizio forestale risale al I 928 per merito di S. E. Terruzzi - altri 59 ettari sono stati rimboschiti e 7 ricostituiti a bosco, oltre all'essersi provveduto all'impianto di un altro vivaio (in totale 4) e di altre due particelle sperimentali, alla potatura ed all'innesto di olivi, ecc.
Nella Tripolitania, è sorto il primo nucleo del Demanio forestale di Stato, ideato da Arnaldo Mussolini. Ad El Maia di Tripoli. 300 ettari sono stati rimboschiti, principalmente con eucalitti (E. rostrata e resinifera), acacie '(A. saligna), robinia, pino domestico e d'Aleppo, cipresso, carrubo e casuarine. I lavori compiuti comprendono anche il consolidamento di 50
ettari di durre mobili e l'impianto di un grande vivaio.
MOSTRE E FIERE CAMPIONARIE.
La Milizia anche nell'anno Xl ha preso parte alle più importanti mostre e fiere avutesi. Più precisamente:
1) Mostra permanente della Milizia alla Fiera di Tripoli (esponendo piante proprie dei climi aridi, diagrammi, diapositive e fotografie di lavori eseguiti dalla M. N .F. in Tripolitania e nella Cirenaica, campioni di legnami, ecc.);
2) Fiere campionarie di Milano e di Padova (partecipando alla « Mostra del Pioppo » );
3) Mostra forestale alla « Mostra dell'Agricoltura >> di Napoli (illustrando alcuni importanti lavori di bonifica montana del Mezzogiorno e presentando piante forestali in vaso, e macchine, strumenti ed attrezzi impiegati nelle utilizzazioni boschive e nei rimboschimenti);
4) Mostra forestale e montana « Arnaldo Mussolini >> presso la Fiera del Levante di Bari (esponendo nel proprio padiglione diapositive, diagrammi, quadri a colori, diorami e fotografie, illustranti le più importanti attività ,della Milizia).
Le suddette mostre sono state visitate dalle più alte Autorità dello Stato e del Partito che hanno avuto per esse parole di compiacimento e di vivo elogio.
ATTIVITÀ ED INIZIATIVE VARIE
Son meritevoli di citazione anche altre attività integratrici delle precedenti talune di carattere generale, altre locale, svolte durante l’anno XL
Vanno ricordati i lavori. in gran parte compiuti per la compilazione della carta forestale del Regno; sia nella
scala 1:1oo.ooo rappresentando sulle carte topografiche le linee perimetrali dei boschi e con segni convenzionali quelli da alto fusto ed i cedui (senza specificazione di specie legnose e trascurando per esigenze di ordine grafico i boschi di piccolissima estensione). Sia nella scala I : 25.000 distinguendo sulle tavolette topografiche i boschi secondo le forme di governo e le specie legnose (o gruppi di specie) e riportandovi anche boschi degradadi suscettibili di ricostituzione.
Meritano ricordo anche:
1) i numerosi studi compiuti, ed in parte già pubblicati, sui più svariati argomenti interessanti il problema forestale e l'economia montana;
2) la propaganda forestale svolta, e la divulgazione della tecnica forestale, nonché delle provvidenze del Regime riguardanti la montagna, fatte, non solo con molti articoli su quotidiani e riviste, ma anche con conferenze e vari corsi d'istruzione;
3) i diversi concorsi provinciali promossi per ricostituzione di boschi deteriorati, per miglioramento di pascoli, per rimboschimento, per miglioramento di castagneti, ecc. (oltre ai sopraluoghi compiuti in dipendenza degli analoghi concorsi banditi negli anni precedenti);
4) gli esperimenti di creazione di nevai permanenti sull'Appennino;
5) i rilievi dendrometrici eseguiti per la formazione di tavole alsometriche;
6) il contributo dato alla diffusione del gassogeno a carbone di legna anche nell'autotrazione leggera. (La Milizia Forestale ha partecipato alla più importante competizione su strada, cioè alla « 'Mille Miglia », con un'autovettura Alfa.-Romeo I 750 con gassogeno a carbone di legno, compiendo l'intero percorso di Km. I655 con marcia regolare ed ininterrotta in 25 ore.
37' 50", alla velocità media di Km. 64,376, con punte di I2I Km., e con un consumo totale. di appena 385 Kg. di carbone che importarono una spesa di circa 8o lire;
7) la collaborazione data alla Stazione Sperimentale di Selvicoltura di Firenze per lo studio sulla distribuzione e vegetazione del larice sulle Alpi orientali, nonchè, come negli anni precedenti, ai lavori per l'aggiornamento del Catasto agrario.
Ma questo elenco, che potrebbe continua re - ad esempio colla citazione di indagini non riguardanti direttamente la Milizia, quali quelle su talune possibilità idriche a scopo irriguo, sulle alberature stradali, sulla questione tributaria dei terreni di montagna, ecc. - darebbe sempre un'idea della multiforme attività della M. N .F. meno precisa e chiara di quella che deriva dalla seguente affermazione: non esservi ormai problema tecnico, economico o sociale, riflettente la terra, al quale la Milizia Forestale resti estranea.
Ciò risulta del resto naturale se si considera che la M. N. F. è rappresentata al centro nel Comitato Corporativo Centrale, nel Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, nel Comitato Speciale per la Bonifica Integrale, nel Comitato Centrale per i finanziamenti dell'agricoltura, nel Comitato per la difesa delle malattie delle piante, nel Segretariato della Montagna, nella
Commissione Centrale Venatoria, nel Comitato per le piccole industrie montane; ed alla periferia, in seno ai Consigli Provinciali dell'Economia Corporativa, ai Comitati regionali per lo studio dei piani regola tori dei corsi d'acqua, ai Comitati tecnici provinciali per la bonifica integrale e nelle Commissioni provinciali venatorie ed ittiche.
L'opera svolta dalla Milizia Forestale nell'anno Xl è stata esaminata recentemente dal Duce.
L'alto suo giudizio scaturisce dal comunicato che è stato emanato in tale circostanza:
Comunicato Stefani del 27 gennaio 1934-XII
Il Duce ha ricevuto a Palazzo Venezia il ministro dell' Agricoltura e delle Foreste on. Acerbo, l'on . Starace Segretario del Partito e Presidente del Comitato nazionale forestale l'on. Teruzzzi capo di S. M. della Milizia ed il generale
Agostini. Che gli hanno sottoposti i risultati del lavoro compiuto dalla Milizia Forestale nell'anno Xl.
Sono stati rimboschiti da parte della Milizia Forestale altri diecimilasettecentotrentadue ettari di terreni nudi e compiuti lavori di risarcimento e di ricostituzione di boschi molto deteriorati per altri 6.408 ettari. La superficie rimboschita nell'anno Xl, finora mai raggiunta, mentre supera di oltre la metà la media del quinquennio precedente ed è più che; quadrupla di quella del periodo fascista anteriore all'istituzione della Milizia Forestale, risulta corrispondente a quasi 12 volte la media del cinquantennio che ha preceduto la Marcia su Roma. Sessanta milioni di piantine e mezzo milione di chilogrammi di semi sono stati collocati a dimora nell'anno Xl impiegati nei lavori eseguiti dalla Milizia Forestale ed anche distribuiti a privati rimboscatori, per Feste degli Alberi., Parchi della Rimembranza e Boschi del littorio, frutto della benemerita propaganda del Comitato nazionale forestale, istituito da Arnaldo Mussolini.
Il Capo del Governo ha soffermata la sua attenzione sulle eloquenti cifre che sintetizzano l'attività della Milizia Forestale nel campo delle opere di reS1taurazione montana da essa direttamente progettate ed eseguite in ben 1.132 zone di lavoro situate in 83 provincie: lavori di sistemazione idraulico-forestale dei bacini montani a regime disordinato , prevalentemente della bonifì.ca integrale, lavori di rimboschimento di 67 Consorzi fra Stato e Provincia, migliorie dei beni terrieri dei Comuni e degli altri enti, fra i quali l'Azienda di Stato per le Foreste demaniali, opere montane varie finanziate dai Ministeri dei LL. LL. e delle Comunicazioni, ecc.; lavori nei quali la Milizia ha erogato circa 38 milioni quasi tutti in mano d'opera , impiegando durante l'anno una media giornaliera di circa diecimila operai.
La somma comprende anche i lavori occorsi .di carattere idraulico e stradale, ed altri connessi: mc. 320.000 di opere murarie e km. 820 di strade forestali e sentieri costruiti o migliorati .
Ha offerto al Duce motivo di compiacimento anche lo sviluppo sempre maggiore assunto dall'altra serie di lavori,
integratrice della precedente, nel grande quadro delle opere di bonifica montana di competenza della Milizia Forestale: quelli del miglioramento dei pascoli montani. l lavori eseguiti direttamente o comunque collaudati dalla Milizia ai fini del sussidio statale per l'esecuzione, hanno determinato nell'anno la spesa di lire 2.257.000 per contributi governativi pagati, corrispondente al 21 per cento in più dell'esercizio precedente ed a circa 300 volte la media del periodo prefascista . Le due serie di lavori hanno portato fra l'altro ad un'attività della Milizia Forestale nelle costruzioni edilizie, che si riassume in 416 costruzioni ultimate nell'anno, 95 in corso e 62 riattate (rifugi, case di guardia, casermette, abitazioni per pastori, locali per caseificio, stalle, tettoie, fienili, abbeveratoi, fontane, cisterne,concimaie, ecc.).
Il Capo del Governo ha anche esaminata la multiforme attività svolta nel campo della tutela economica del cospicuo patrimonio silvo-pastorale dei Comuni e degli altri enti morali (circa 4 milioni di ettari), compiacendosi per l'aumento - di quasi un milione - conseguito durante l'ultimo esercizio finanziario nel reddito netto di 5 milioni e 220 mila lire realizzato colla gestione diretta delle foreste demaniali (la cui estensione stata ulteriormente aumentata nell'anno Xl di circa 15.000 ettari); l'andamento del servizio di polizia e dei lavori per l'applicazione del nuovo vincolo forestale e per la formazione; del Catasto forestale del Regno, la realizzata diminuzione degli incendi boschivi in ragione del 29 per cento rispetto all'anno precedente, l'opera proseguita nel delicato servizio della mobilitazione forestale e per l'addestramento militare di tutto il personale, egregiamente preparato alle sue funzioni attraverso le Scuole della Milizia in piena efficienza: Scuole allievi ufficiali di Firenze, Scuola allievi sottufficiali di Vallombrosa e Scuola allievi militi " Arnaldo Mussolini " di Cittaducale.
Nel considerare espressione dell'alto sentimento del dovere compiuto in ogni circostanza anche i 6 morti ed i 43 feriti per causa di servizio, che la Milizia Forestale ha dato nell'anno Xl, il Duce ha avuto parole di vivo elogio per la nuova attestazione offertagli, della particolare saldezza e vitalità di questo fedele strumento del Regime, che, contemporaneamente all'incessante suo perfezionamento, conquista ogni anno sempre più alte benemerenze.
Nessuna miglior ricompensa della lode del Duce. L'ascesa, per quanto di anno in anno più difficile, continuerà.
Roma, febbraio A. XII.
IL COMANDANTE LA MILIZIA FORESTALE
A. AGOSTINI
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Volume proveniente alla biblioteca del dr. Luigi Ranieri Dirigente del Corpo Forestale dello Stato a.r.